Ripartire da se stessi
Vediamo se rientri in questa condizione? …
Viviamo sicuramente in un periodo in cui ciò che ritenevamo normale non lo è più e per quanto potremmo sforzarci di ritornare a quella normalità, sembra essere impossibile.
Beh in effetti lo è; vi sarà capitato di dire no ad un’uscita, a non riuscire a fare quello facevate prima, a non riuscire a prendere i stessi ritmi e per evitare tutto ciò, di utilizzare mille scuse, plausibili e meno, pur di non ammettere che qualcosa è cambiato.
Siamo stati rinchiusi (per una necessità pandemica) nelle mura domestiche, ma siamo anche stati “limitati” nel vissuto psicologico.
Quanti hanno sofferto di insonnia? Quanti ne soffrono ancora? Improvvisamente infatti i spot pubblicitari si sono imbattuti nella promozione di compresse per dormire meglio, integratori con melatonina, camomille con melatonina.
E ancora …
Quanti con l’ansia? (Prossimamente ne parleremo meglio nel dettaglio) Molti, oggi, presentano stati ansiosi, attacchi di panico … aumentano cosi anche il numero delle persone che ne soffrono e anche in un modo che può essere più o meno clinicamente significativo.
RICOSTRUIRE A PARTIRE DA NOI STESSI
Il nostro corpo abituato a vivere certi ritmi si è ritrovato a non poter investire l’energia fisica in alcun modo, mentre quella mentale ha continuato a “macchinare”. L’energia fisica non investita ha portato la nostra psiche a mantenersi attiva per un tempo più prolungato rispetto alle nostre giornate, prolungandosi cosi durante le ore notturne e portandoci di conseguenza a fare le ore piccole. La cosa diventa più complessa se si hanno anche sintomi di ansia che già da manuale presentano sintomi di insonnia precoce, cioè difficoltà nel prendere sonno. Dall’altra parte il non riuscire a dormire può alimentare l’ansia. Quindi capire chi è la causa e la conseguenza dell’altro diventa un lavoro più complesso e accurato da dover effettuare.
Allora cosa possiamo fare noi?
Di aiuto sicuramente può essere investire del tempo e dello spazio per l’attività fisica che diventa il modo per poter scaricare la tensione e conflitti che ci appesantiscono durante le nostre giornate e a tal proposito, vi è un articolo in merito all’importanza dell’attività fisica.
Poi altra cosa che possiamo fare è che forse prima di parlare di libertà fisica, dovremmo lavorare sulla nostra libertà interiore,sul riconoscere gli aspetti che sono in noi e di cui spesso neanche abbiamo consapevolezza. Questi contenuti (conflitti, pensieri, sentimenti) sono divenuti inconsci e hanno costruito un mondo “sotterraneo” in noi, ma per quanto possano essere compressi sono presenti e attivi
( a tal proposito sarà organizzato prossimamente un percorso di crescita psicologica, tenetevi aggiornati attraverso i nostri social).
Inoltre, vi lancio una sfida: forse non dobbiamo pensare di dover ritornare a ciò che prima ritenevamo normalità, ma crearne un’altra; non guardare al passato che appesantisce le nostre giornate, ma al presente con la prospettiva del futuro, insomma non chiedersi il perché non riusciamo a fare le cose di prima, non tentare di forzare per essere quelli che eravamo. Siamo cambiati ed è cambiato il nostro modo di vivere … e chi non dice che oggi può essere meglio di ieri?
Allora forse quello che dovremmo chiederci è: cosa posso fare? Cosa mi fa star meglio?
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