Il dolore dell’anima

Pubblicato da Claudia Parigi il

…e sdraiarsi felici sopra l ‘erba ad ascoltare un sottile dispiacere,

domandarsi perche’ quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore,

parlar del piu’ e del meno con un pescatore per ore ed ore

per non sentir che dentro qualcosa muore…

Il dolore dell’anima a volte semplicemente si presenta cosi’, come nei versi di questa famosa canzone di Battisti.

Le cose sembrano andar bene come di consueto,le nostre giornate procedono con quella regolarita’ che dona sicurezza e spensieratezza.

Poi un giorno senza necessariamente una ragione precisa qualcosa cambia.

Ci accorgiamo che un sentimento cupo si fa strada in noi.

Raccolti nei nostri pensieri non sentiamo piu’ la gioia di incontrare le altre persone.

L’interesse per il presente e per il futuro si spegne gradualmente.

Durante una passeggiata possiamo prendere coscienza del fatto che non notiamo piu’ nemmeno la bellezza dei fiori,il canto degli uccelli,il piacere del sole sulla pelle…

I nostri pensieri, le nostre emozioni, un senso di vuoto sono queste passeggere emozioni ad essere diventate la nostra piu’ autentica compagnia.

E cosi’ il dolore dell’anima cade in fondo al nostro cuore con delicatezza senza far rumore.

E torna a farsi strada in noi quel sentimento a cui ancora non sappiamo dare un nome,ma riconosciamo il tocco di quella fredda mano perche’ ha accarezzato spesso le aree piu’ sensibili delle nostre emozioni.

A volte e’ un vero e proprio malessere,un dolore interiore ma se ci arrendiamo al suo invito,se consentiamo al dolore dell’anima di assumere il controllo, la tristezza puo’ mutare in qualche forma depressiva che porta ad inaridire la nostra anima.

Spetta a noi il compito di cercare i primi raggi di sole al mattino anche quando davvero non sembra esservi alcuna traccia.

Dunque,tu sei disposto/a a compiere questo meraviglioso atto di coraggio?


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